Piccoli Sentieri

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mercoledì 21 giugno 2017

Sul Marmagna dal Braiola

Parco Nazionale Tosco-Emiliano - il Marmagna

Secondo Wikipedia  il nome Marmagna potrebbe derivare dal latino Mater Magna (Grande Madre) con riferimento ai perduti culti montani. Invece per me, la mia terza escursione sul Marmagna rappresenta un'occasione per trascorrere una giornata di sole in mezzo alla natura e scaricare tutte le tensioni accumulate durante la settimana. Il versante lunigianese dal quale ci siamo "arrampicati" per raggiungere la vetta è quello più faticoso e difficile ma è anche quello che probabilmente offre maggiori emozioni. Di seguito il resoconto della escursione. Buona lettura!




Data escursione: 18/06/2017

Trasferimento: da La Spezia al rifugio (chiuso) Enrico MATTEI (Prati di Logarghena). Il trasferimento prevede il transito in autostrada fino a Pontremoli, quindi sulla SP35 verso Macerie - Prati di Logarghena.
ATTENZIONE: la strada asfaltata termina all'altezza del segnavia Baita della Giunchiglia "DA ORAZIO" (la trovate su Google Maps) oltrepassato il quale diventa uno sterrato che in alcuni punti potrebbe presentare delle difficoltà non superabili con una normale autovettura.
Tempo di percorrenza da La Spezia circa 70' per una distanza di circa 54 Km.

Punto di partenza e arrivo escursione: Rifugio Mattei (Prati di Logarghena)

Punti di appoggio: Rifugio Mariotti (Lago Santo, quota 1508 m), Bivacco Tifoni (Casa delle Rose, quota 1350).



tracciato dell'escursione


(clicca sulle immagini per ingrandire)
Rifugio Enrico Mattei
Rifugio Enrico Mattei
Itinerario: l'escursione sul Marmagna inizia dal rifugio (chiuso) Mattei sul sentiero 128, una larga mulattiera transitabile per un tratto anche dai veicoli ruotati. Seguiamo il 128 per circa 1,5 Km, in mezzo ad un rigoglioso bosco ai piedi del Monte Logarghena (1279 m) che lasciamo sulla sinistra.
Arrivati su una piccola sella, il 128 scende sulla sinistra, mentre sulla destra troviamo, un po' nascoste, le indicazioni del sentiero 130 (da me ribattezzato sentiero del "merlo che fischia" in onore dell'amico Antonio) che ci porterà in vetta al Monte Braiola (1805 m).


La salita sul 130 è lunga, circa 2 Km di ascesa, ed impegnativa anche dal punto di vista tecnico, risultando essere il tratto più difficoltoso di tutta l'escursione. Quasi sempre esposto, il sentiero è completamente scoperto all'azione del sole con la traccia che si fa sempre meno visibile mano a mano che si sale. Fortunatamente i classici segni bianchi e rossi del CAI sono sempre visibili anche se abbastanza radi. Un'altro segno distintivo del 130 è che dopo circa 1 Km di dura salita ti offre l'illusione di aver superato l'ostacolo. E' solo dopo un piccolo cambio di pendenza che capisci di essere solo a metà dell'opera con oltre 200 metri di dislivello ancora da domare. Fortunatamente la fatica è mitigata dallo spettacolare panorama sulla valle del Magra.



sul 130 a metà salita. Di fronte in secondo piano il Braiola, a sinistra l'Orsaro, a destra il Marmagna


Finalmente giunti sul Braiola, una anonima cima contrassegnata da un semplice cartello, il Marmagna appare ancora lontano. Troviamo la vetta del Braiola "invasa" da escursionisti per cui decidiamo di proseguire senza effettuare alcuna sosta.

carovana che scende dal Braiola
Siamo ora sul sentiero di vetta "00" mentre scendiamo verso la Sella del Braiola (1715 m) raggiunta la quale ricominciamo a salire verso la meta della nostra escursione: il Monte MARMAGNA.

dalla Sella del Braiola verso il Marmagna, visibile sulla destra

Ora il sentiero è facile facile con meno di 100 metri di dislivello da superare. Il cammino è comunque faticoso, anche a causa del sole che picchia implacabile sulla nostra testa.
la vetta del Marmagna
Superata anche la Sella del Marmagna giungiamo finalmente in vetta, anche questa festosamente invasa da decine di escursionisti, per cui andiamo alla ricerca di un angolo tranquillo dove recuperare un po' di energie.

la croce del Marmagna
la croce del Marmagna
il mio compagno di viaggio Salvatore e la sua Chicca
la Chicca
vista verso nord

Ripreso il cammino di rientro raggiungiamo nuovamente la Sella del Braiola dove, sulla destra, scendiamo verso il sentiero 729 che ci condurrà direttamente alle Bocchette dell'Orsaro che raggiungeremo dopo circa 1 Km di salita. Ormai non ci resta che affrontare la lunga discesa che dalle Bocchette dell'Orsaro, sul sentiero 132, ci condurrà dapprima al Bivacco Tifoni e successivamente, sul sentiero 128, al Rifugio Mattei dove termina la nostra bella escursione.

verso le Bocchette dell'Orsaro
Bivacco Tifoni





Principali dati dell'escursione:
Quota massima: 1.852 m
Dislivello positivo accumulato: 1038 m
Distanza percorsa: 11 km
Tempo totale: 6h 38'
Difficoltà: EE

L'escursione sul Marmagna è una delle grandi classiche del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, come testimoniato dalle decine di escursionisti trovati in vetta.
La salita dal versante lunigianese raccontata in questo resoconto è senza dubbio la via più difficile ed impegnativa del percorso. Chi non volesse affrontare l'esposizione e la ripidità del sentiero 130 può comunque salire con minori difficoltà seguendo l'accoppiata di sentieri 128-132, ovvero transitare dal Bivacco Tifoni e salire alle Bocchette dell'Orsaro. Dalle Bocchette si può quindi decidere se proseguire sul sentiero di vetta e quindi transitare dal Braiola o se scendere sul 729 per poi risalire all'altezza della Sella del Braiola.
Comunque sia questa è una escursione che offre grandi soddisfazioni agli escursionisti che desiderano camminare e allo stesso tempo godere di affascinanti panorami e distensivi momenti di relax.

Buona montagna a tutti!


Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri.
Benvenuto nel mio blog.
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Grazie!

1 commento:

Unknown ha detto...

Grandi! Ho visto che il buon Salvatore non ha disdegnato una sana pennichella.....

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